“Il destino di più di 1.500.000 di romeni d’Italia, ignorato dal Governo di Romania, che viola l’articolo 17 della Costituzione”


C.A.P.I.M.E.D. ROMANIA: “Il destino di più di 1.500.000 di romeni d’Italia, ignorato dal Governo di Romania, che viola l’articolo 17 della Costituzione”

Il progetto “Voglio lavorare legalmente nella mia Europa!”, che è stato approvato cosi difficilmente per il finanziamento dal Ministero dei Fondi Europei del precedente governo Cioloş viene tergiversato da parte dell’attuale governo Grindeanu. Per questo motivo, il destino di più di 1.500.000 di romeni che vivono in Italia è incerto, perché essi sono molto esposti ai fenomeni pericolosi, come il lavoro “al nero” e la schiavitù moderna.

La Confederazione Nazionale Autonoma dei Piccoli e Medi Imprenditori (C.A.P.I.M.E.D Romania), che ha iniziato il progetto, critica fortemente la totale mancanza di interesse del Governo relativo alla vita sempre più difficile dei romeni che lavorano in Italia, la maggior parte di loro senza contratto di lavoro e mette in guardia contro il numero sempre più crescente dei nostri concittadini che si trovano in Diaspora e che sono abusati o anche uccisi. Nello stesso tempo C.A.P.I.M.E.D. Romania afferma che riceve migliaia di lettere dai romeni che denunciano degli abusi, ma in questo momento loro non possono essere rappresentati legalmente visto che questo progetto non ha ricevuto ancora il finanziamento, il Governo Romeno violando così l’articolo 17 della Costituzione di Romania.

“Vedo che anche l’attuale governo sta giocando con il fuoco e rifiuta un diritto costituzionale dei romeni dalla Diaspora cioè il diritto di essere protetto dallo Stato, ai sensi dell’articolo 17. È inammissibile come già tre governi giocano, letteralmente, con il destino di 1,5 milioni di concittadini che vivono nella Diaspora, politicizzando un soggetto di un’importanza senza precedenti. Già il numero dei romeni d’Italia che sono abusati è in un allarmante aumento, le donne essendo le più esposte, ma il Governo di Romania non ha ancora una strategia fattibile per proteggerli. Noi - la Confederazione Nazionale Autonoma dei Piccoli e Medi Imprenditori – abbiamo proposto questo progetto per rappresentare gli interessi di tutti i romeni che lavorano in Italia, progetto che è stato approvato per finanziamento in ritardo dal governo Cioloş. Ma come il governo è cambiato si osserva che quest’approvazione non è riconosciuta dall’attuale governo, che afferma che il Ministero dei Romeni Dappertutto si trova in ristrutturazione, ignorando così il bisogno urgente di più di 1,5 milioni di romeni di essere rappresentati legalmente in Italia.

Qualche giorno fa, un romeno di 30 anni è stato ucciso in Sicilia, si tratta solo da un caso simile dei nostri concittadini che sono morti tragicamente perché non sono stati rappresentati. Chiedo al Governo di Romania di lasciare loro coscienza di svegliarsi e di agire urgentemente per difendere i diritti costituzionali di loro concittadini” dichiara Carmen Luminita Andrei, presidente della Confederazione Nazionale Autonoma dei Piccoli e Medi Imprenditori, stabilita da 27 in Italia e da 8 anni presente in Sicilia.
 
Trasmette,
Andrei Carmen Luminița
Presidente
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