MOLA DI BARI - Due giovani braccianti rumeni, un 26enne e una donna di 35 anni, sono morti in un incidente stradale verificatosi ieri nel primo pomeriggio sulla provinciale 117 che collega Mola di Bari a Noicattaro. Un loro connazionale è rimasto ferito ed è in gravi condizioni. Le vittime si chiamavano Eugeny Mihai Bratostin, 26enne residente a Grottaglie (Taranto), e Mirabella Stoenica, 35 anni, residente a Francavilla Fontana (Brindisi). È grave Daniel Mihan, quarantenne.
Bratostin e la Stoenica sono deceduti sul colpo, intrappolati nella «Ford Focus» coinvolta nell’impatto frontale contro un tir che a quanto pare trasportava gasolio.
È accaduto verso le quattro di mercoledì pomeriggio sulla strada provinciale 117. Al chilometro 3, in territorio di Mola, su un rettilineo che taglia in due una grande distesa di tendoni di uva da tavola, per cause in corso di accertamento la «Focus» guidata dal giovane bracciante rumeno è andata a sbattere contro il pesante automezzo che proveniva dalla direzione opposta, girandosi come una trottola su se stessa e concludendo la sua corsa in un tendone.
L’autista del tir, un uomo di Molfetta di 58 anni, inizialmente bloccato nella cabina, è riuscito a chiamare i soccorsi e poi a uscire dal mezzo per sottrarsi a una eventuale esplosione e soprattutto per sincerarsi delle condizioni degli occupanti l’utilitaria.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente gli agenti del comando cittadino della Polizia municipale, i Carabinieri della tenenza, e i vigili del fuoco oltre a tre ambulanze delle postazioni 118 di Mola, Polignano e Bari: per i due giovani non c’era niente da fare mentre l’altro passeggero è stato trasferito con codice rosso presso la rianimazione dell’Ospedale «Di Venere» di Bari. Trasportato al Policlinico di Bari il conducente del tir, sotto choc e con diverse ferite alle braccia e alle gambe.
Dalle prime notizie raccolte è emerso che i tre rumeni pare tornassero a casa dopo la giornata di lavoro in un’azienda agricola di Noicattaro. Non è chiaro se il tragico schianto possa ricollegarsi alla stanchezza del conducente della «Focus» o ad altre ragioni. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Bari.
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