Milano, 'caporalato' nel facchinaggio,Lavoro italiano, stipendio romeno (come il contratto).

Lavoro italiano, stipendio romeno (come il contratto). Pagato in leu, la moneta romena che equivale a 0,21 euro. Tradotto: lavori un mese per poco più di 300 euro (1.400 leu) e zero contributi. La beffa nella beffa è che sei un lavoratore italiano che per avere un impiego è costretto a firmare un contratto romeno. È successo a 70 dipendenti della Ceva Logistics Italia, stabilimento a Stradella, nell'Oltrepò Pavese. Quasi tutti originari e abitanti della zona, età tra i 20 e i 45. Stesso destino professionale: la condizione per ottenere un posto alla Ceva - succursale del colosso internazionale dei trasporti e della logistica olandese-americano con strutture in 170 paesi e 51 mila addetti - era una firma sul contratto proposto da Byway Jpb Consulting srl.


Che cos'è? Un'agenzia interinale con sede a Bucarest, alla quale - nell'infinita catena del ribasso a ogni costo - si era rivolta un'altra agenzia (lodigiana) alla quale aveva a sua volta fatto ricorso il consorzio di cooperative "Premium Net", serbatoio di manodopera appaltato dalla Ceva. L'accordo romeno, scritto in un italiano zoppicante, prevedeva che i 70 assunti nel polo della "Città del Libro", zona industriale di Stradella, ricevessero uno stipendio "misto": nella valuta. "La parte fissa veniva pagata in leu, e una piccola parte in euro
https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/12/17/news/milano_caporalato_nel_facchinaggio_a_imprenditore_sequestrati_120_immobili-243678881/

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