Scandalo Șoșoacă-Rai Uno. Questa volta sto con la senatrice Șoșoacă

 




Sto con la senatrice Sosoaca perché penso di conoscere un po' il modus operandi di alcune persone. Pensano di essere superiori e ti trattano dal alto. Ti tendono le trappole, ti ingannano  e ti mettono le parole in bocca. E questo penso che e successo anche alla senatrice Șoșoacă. 

Condivido in pieno la lettera del prof. Augusto Sinagra 

'' SENZA VERGOGNA
La giornalista della RAI tale Lucia Goracci si era recata a Bucarest per una intervista della Senatrice rumena Diana Sosoaca.
La cosa ha preso una piega giustamente inammissibile per la Senatrice rumena che, incalzata dalla ignota giornalista italiana, avrebbe dovuto dire contrariamente alla sua volontà, che era favorevole alle pozioni magiche mentre viceversa la Senatrice ne è convintamente contraria.
All’invito della Senatrice di andar via l’ignota giornalista Lucia Goracci e la sua troupe ha preteso di permanere nell’Ufficio della Senatrice rumena per costringere questa a dire quel che non voleva.
Su richiesta della Senatrice rumena è intervenuta la Polizia rumena la quale, come fanno tutte le Polizie del mondo, ha condotto questa vivace giornalista presso i propri Uffici per le dovute procedure di identificazione sua e di chi l’accompagnava.
La RAI italiana ne ha dato un’informazione totalmente rovesciata nel senso che la Senatrice rumena non si sa bene per quale ragione avrebbe chiuso nel suo Ufficio questa curiosa giornalista e così sequestrandola e poi dopo il sequestro sarebbe continuato presso gli Uffici di Polizia.
Premesso che evidentemente alla RAI confondono la Romania che è Paese di antica civiltà dai tempi di Decebal e di Traiano, oltre che Paese di grande cultura dove gran parte dei cittadini parla correntemente soprattutto il francese e l’italiano, con qualche sperduto Staterello del Caribe o della Costa occidentale africana, quello che fa più ridere è che la ignota giornalista e chi l’accompagnava sarebbe stata liberata per l’intervento dell’Ambasciata italiana a Bucarest e un ignoto Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri (un non meglio conosciuto Dalla Vedova) avrebbe vivamente protestato con l’Ambasciatore rumeno a Roma ovviamente impaurito e terrorizzato dinanzi a cotanta autorità italiana.
Se i fatti sono questi, e questi sono i fatti, è il caso di ricordare che l’informazione italiana, cominciando dalla RAI, è al 77° posto nella graduatoria internazionale in tema di veridicità e di attendibilità.
Poi c’è che la diplomazia italiana non ha ormai più alcuna voce non solo nei consessi internazionali, ma neanche nei rapporti bilaterali.
Quanto all’autorità governativa italiana, questa ancora corrisponde all’icastica ironia di Giovannino Guareschi che sul “Candido” annunciava che, avendo San Marino richiesto lo sbocco al mare, il governo italiano aveva subito ceduto Rimini e il suo territorio.
Poi vi è la parte della Polizia rumena che andrebbe comparata con la Polizia italiana, che pur operando nella sua stragrande maggioranza con correttezza e professionalità, quanto ad abusi non è propriamente Santa Maria Goretti. Ed è quella stessa Polizia italiana che si giova di reparti specialistici di misuratori dei moti ondulatori, e che cioè infiltra suoi Agenti con il criminoso scopo di provocare disordini e scontri.
Per quel che mi riguarda, conoscendo la storia e la cultura della Nazione rumena ed avendo grande considerazione per il Popolo rumeno (che non va confuso con i Rom e nel quale certo vi sono anche soggetti non raccomandabili come ce ne sono anche nel Popolo italiano), mi sento in dovere di presentare le mie scuse personali per la gravissima diffamazione consumata in suo danno, in danno di una sua rappresentante del Popolo e dello stesso governo rumeno.''

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